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“Un Silenzio assordante”

Ho letto con molto interesse l’intervento della segreteria della CISL pubblicato su questo giornale sabato 8 dicembre.

Voglio dire in premessa che né ho apprezzato il tono e le argomentazioni e ho colto anche quel sentimento di amarezza che accomuna tutti coloro i quali in questi anni hanno chiesto alla maggioranza che regge le nostre istituzioni locali un interlocuzione trasparente e un cambio deciso di rotta per porre fine all’inarrestabile immiserimento di quelle istituzione stesse e della società.

Il tempo, il tempo perduto, ma ciò che peggio la volontà manifesta di rinviare l’appuntamento con l’assunzione di responsabilità che compete a chi amministra.

Da tempo molte forze sociali e politiche di questa provincia parlano purtroppo ad interlocutori silenti, muti, che all’assunzione di responsabilità sostituiscono prepotenza e arroganza.

Le istituzioni locali si sono, ahimé, trasformate da luoghi aperti alla cittadinanza e al servizio del territorio, a strumenti di parte, piegate ad interessi partigiani, umiliate.

Una barbara occupazione di ogni spazio di democrazia, di ogni luogo di decisione, di ogni dimensione del vivere civile. L’instaurazione di un rapporto tra i vari enti locali informato non dai legittimi interessi delle comunità che ognuno di essi rappresenta, ma da logiche estranee e esterne a quelle stesse comunità.

Noi viviamo in una provincia il cui territorio è ricco di risorse e dalle grandi potenzialità, le quali in questi anni sono state mortificate e sacrificate sull’altare di una concezione medioevale del potere.

La proliferazione di centri di spesa, l’uso irresponsabile delle risorse pubbliche, la crescita attorno ai governi locali di un sottobosco parassitario e clientelare che ha contribuito aattraverso consulenze e prebende all’innalzamento indiscriminato della spesa pubblica, la totale assenza nell’individuazione dei soggetti titolati a contribuire a un sano governo del territorio di qualsivoglia principio meritocratico.

La mediocrità al potere, potrebbe essere lo slogan di questi anni, una mediocrità che continua a produrre difficoltà e danni alle nostre comunità e che rischia di trasmettere alle generazioni future un quadro desolante.

In queste condizioni e d’innanzi alla perseveranza di tali condotte mi pare che sia improbabile aprire una stagione dialogo.

Il dialogo presuppone il rispetto degli interlocutori, l’assunzione di responsabilità da parte di chi ha prodotto l’immiserimento delle istituzioni e la lacerazione della società. Mi pare che sin qui l’unico segnale venuto è un’assordante silenzio.

Il partito Democratico, tuttavia, si rende conto dello stato di difficoltà e di crisi che ogni giorno si manifesta, e coglie i segnali che vengono dalle forze sociali di questa provincia che chiedono con forza un inversione di rotta. Ci appartiene un senso di responsabilità nei confronti dei cittadini di questa provincia e delle comunità locali che ci candidiamo a rappresentare che ci spinge a contribuire al bene comune della società, per questo motivo che chiederemo nei prossimi giorni l’apertura di un dialogo con tutte le forze sociali di questa provincia per iniziare a ridare protagonismo alla società e per riportare la politica in un dimensione più sobria e meno invadente.

Non mancherà in nostro contributo per uscire da questo stato di crisi,ma attendiamo da chi sta producendo il disastro una chiara operazione-verità e una totale assunzione di responsabilità. Se di tali gesti non saranno capaci, sarà meglio che escano immediatamente di scena, per evitare che ai danni prodotti ne aggiungano altri.

Luca Spataro
Coordinatore Provinciale Partito Democratico

RAITI (PD) - FINANZIARIA: RATEIZZAZIONE DELLE CARTELLE DI PAGAMENTO AL FISCO

Roma, 6 dicembre 2007.- Buone notizie per i contribuenti a cui vengono notificate cartelle di pagamento aventi ad oggetto recupero di somme. Grazie ad un emendamento all’art. 8 della Finanziaria 2008, approvato oggi in Commissione Bilancio della Camera dei Deputati, a firma degli onorevoli Raiti, Crisafulli e Piro, i contribuenti potranno rateizzare gli importi delle cartelle fino a 20 rate trimestrali per debiti superiori a 50 mila euro, fino a 8 rate da 5 a 50.000 euro, fino a sei rate da 2.000 a 5.000 euro. Inoltre sarà possibile emettere una polizza fidejussoria a garanzia del debito e ottenere la giusta proporzione tra valore del debito e valore dei pignoramenti tramite perizie giurate degli immobili sottoposti a pignoramento, ciò ad evitare le clamorose sproporzioni di chi si vedeva recapitare esose richieste di pignoramento a fronte di cifre irrisorie da pagare. Dichiara Raiti: “Dopo un lungo lavoro con il Governo in commissione bilancio siamo riusciti a dare un’ottima risposta alle preoccupazioni dei contribuenti, anche grazie ai proficui incontri con i rappresentanti di CNA, PMI e Federcontribuenti”.

Lettera ai costituenti del coordinatore provinciale

Care e cari costituenti,

con lo svolgimento della prima riunione dell’assemblea costruente provinciale, il partito Democratico ha iniziato a vivere e pertanto anche nella nostra provincia volge ad esaurimento l’esperienza politica e organizzativa dei partiti costituenti.

Desidero ringraziarvi per l’aver individuato nella mia persona la figura che guiderà il nostro partito in questa fase difficile e delicata che ci vedrà impegnati, sul fronte interno, nella costruzione del partito democratico sul territorio, e sul fronte esterno, nella preparazione di un turno amministrativo di grande importanza per il futuro delle comunità che come partito democratico ci candidiamo a rappresenterà per costruire un nuovo progetto di sviluppo.

Inizia per noi un avventura avvincente ed esaltante che muoverà già nei prossimi giorni i suoi primi passi con l’avvio del processo di nascita dei circoli territoriali.

L’obiettivo che voglio proporvi è la costituzione di 57 circoli, uno per comune della provincia, e di 10 circoli, uno per municipalità nella città capoluogo.

I circoli rappresenteranno il luogo di radicamento primario del partito e chiameremo a fondarli, attraverso il rilascio di un attestato di partecipazione, tutti gli elettori del 14 ottobre.

Ritengo necessario che questa fase, così come avvenuto per le primarie, abbia un carattere innovativo e sia fondata su un vero coinvolgimento e una reale apertura a tutte l’energie nuove che oggi ruotano attorno al partito democratico.

Apertura alla società, capacità di affrontare i problemi che più sono vicini alla vita reale delle persone, un partito coraggioso, innovativo, che fa leva sulle energie inespresse della società, dalla vitalità e il talento dei giovani, al patrimonio rappresentato dalle donne in un idea di società coese e forte.

Penso così il nostro partito, e sta a noi democratici catanesi fare in modo che a tale ambizione corrisponda un impegno generoso.

Sara mia cura prima delle festività natalizie convocare l’assemblea costituente provinciale per approvare le linee guida organizzative e politiche, per determinare il percorso di costituzione dei circoli e dei forum tematici, per dotarci di luoghi di guida collegiale e di organismi esecutivi.

Nei giorni che ci separano dall’assemblea è indispensabile concludere il tutti gli enti locali il processo di costituzione dei gruppi del partito Democratico.

Vi invito, quindi, a sollecitare in ogni comune la realizzazione di questo obiettivo.

Vi chiedo, inoltre, vista la mia intenzione di organizzare dei dipartimenti e forum tematici di segnalarmi le vostre eventuali disponibilità e suggerimenti rispetto all’individuazione dei temi.

Abbiamo davanti molta strada, ma so che la percorreremo insieme con straordinaria solidarietà e passione comune.


Un abbraccio caloroso.

Prima riunione nazionale dei coordinatori provinciali

Si è svolta a Roma la prima riunione degli oltre cento coordinatori provinciali del Pd. Al centro il percorso di costruzione e radicamento del partito nel territorio. «Le prossime tappe – ha detto Dario Franceschini – saranno improntate sulla velocità del processo e sull'innovazione per far partire almeno 8.500 circoli territoriali».

Nel corso della riunione è stato presentato da Walter Veltroni l’attestato di partecipazione alla primarie che verrà consegnato a tutti gli elettori del 14 ottobre in occasione della costituzione dei circoli territoriali.

Nelle prossime settimane verranno organizzate in ogni comune assemblee per eleggere i coordinamenti locali. Oltre ai circoli territoriali il partito democratico promuoverà dei forum tematici in cui saranno coinvolti, oltre agli attivisti, personalità e associazioni.

Ha partecipato all’incontro anche il neo-coordinatore del pd Catanese Luca Spataro che nel suo intervento ha ribadito ai vertici nazionali del pd l’importanza che assume il radicamento del partito in regioni come la Sicilia, dove è necessario un cambio di passo del centrosinistra.

Il neo-coordinatore ha chiesto a Walter Veltroni un impegno concreto del pd Nazionale sulla questione che riguarda la sicurezza, lo sviluppo economico e la lotta alle organizzazioni criminali.

“Nel momento in cui – ha affermato Spataro nel suo intervento – assistiamo ad una azione congiunta e determinata dello Stato, attraverso un azione decisa di contrasto e repressione che nelle ultime settimane ha portato in carcere importanti uomini di vertice di cosa nostra, tra i quali l’importante operazione “Plutone”di stamattina; e della società civile con la forte presa di posizione dei vertici di confindustria Sicilia, è necessario che il Pd dia pieno sostegno politico a questa fase”.

Nel suo intervento conclusivo Walter Veltroni ha voluto subito dare una risposta alla sollecitazione annunciando che a gennaio il partito organizzerà in Sicilia un'intera giornata di iniziative contro la mafia, per la legalità, la sicurezza e lo sviluppo economico dell'isola.

Luca Spataro eletto coordinatore provinciale

Luca Spataro, 29 anni, è stato eletto dall'assemblea costituente provinciale coordinatore del Pd Catanese.
Spataro,già alla guida dei Ds dall'aprile 2007 è stato eletto all'unanimità.
Il neoeletto coordinatore avrà il compito di avviare il percorso di radicamento del partito Democratico in provincia di Catania.
Afferma Spataro: "Bisogna fare bene e in fretta. Abbiamo la neccessità di cotruire per quanti credono nel partito democratico luoghi della democrazia e della partezipazione. Noi vogliamo essere un partito del territorio e delle persone. Sin da subito quindi ci impegneremo a dare vita a circoli territoriali in ogni comune, a costituire i gruppi unitari in tutti gli enti locali, a pensare forme di partecipazione nuovi come i forum tematici. Vogliamo metterci in cammino per costruire un alternativa credibile al centrodestra a partire dalle prossime elezioni amministrative. Oggi la nostra provincia è impoverita da anni di governo soffocante. Noi vogliamo essere la forza che libera le enrgie dei territori e e da forza ai tanti talenti inespressi. Una forza giovane, ma dalle radici forti".

Il comitato promotore provinciale

SALVATORE AGNELLO.,SALVO ANDO',FRANCESCO BATTIATO,GIUSEPPE BERRETTA, IDA BIAZZO, SALVATORE BONAVENTURA,ANGELO BUCCHERI, JOSE' CALABRO', SALVO CALOGERO.PAOLO CANTARO,GAETANO CARDIEL,AGATINO CARIOLA,MAURZIO CASERTA,GIM CASSANO,ANTONIO CONIGLIO,ENNIO COSTANZO,ALBERTA DE GUIDI,SERGIO DE LUCA,GAETANO DEL POPOLO,
ANTONIO DI GRADO,LUIGI FAILLA,PINA FERRARO,ALBERTO FICHERA,PIER LUIGI FLAMIGNI,GIOVANNI GIACALONE,SALVO GIGLIUTO,MICHELE GIORGIANNI,GIUSEPPE GIRLANDO,
MARTA LEOCATA,LINA LEONARDI,MARIANO LEONORA,TURI LIOTTA,MARIELLA LO GIUDICE,GREGORIO LO GIUDICE,LUCA MADONIA,PAOLO MANGIONE,ENZA MELI,NINO MILAZZO,
NICOLA MINEO,AURELIO MIRONE,GIOVANNA MONACO,ARTURO OLIVERI, MARGHERITA PATTI,
FRANCO PIGNATARO, FELICITA PLATANIA, RENATO PUCCI,GIUSEPPE PULEO, CONCETTA RAJA, MARCELLA RENIS, ANTONIO RIZZO,ENZO RONSISVALLE, CARMELO RUSSO,ALESSANDRO SALVATORE,TOMMASO SAVOIA,GIUSEPPE SCUDERI,ALFREDO SEMINARA,SANTO SIGNORELLI,
TANINA SORTINO,LUCA SPATARO,ALFREDO TAMBURINO,DANIELA TIMPANARO, GIACOMO TORRISI,
ROSA MARIA VECCHIO,RICCARDO VIGNERI,LORENZO VINCIGUERRA

Manifesto comitato promotore provinciale pd

Il 14 ottobre prossimo i cittadini della provincia di Catania, come tutti i cittadini italiani, avranno la possibilità di dare vita attraverso elezioni dirette ad un partito nuovo, il Partito Democratico, destinato a rinnovare profondamente il sistema politico e ridare slancio alla nostra democrazia, logorata da una troppo lunga transizione e da irriducibili contrapposizioni. Il Partito Democratico sarà il punto di incontro fra identità e culture diverse. Attraverso la confluenza in un unico fecondo alveo riformista delle tradizioni socialista, cattolica e laico-liberale, che hanno segnato il corso della storia della società italiana, si potrà finalmente rigenerare la fiducia nelle istituzioni repubblicane e garantirne il corretto funzionamento.

Sin dal primo atto fondativo, protagonisti di questo cammino sono e saranno i cittadini e non gli apparati. Questo significa che il Partito Democratico sarà un organismo aperto, imperniato sulla partecipazione. E questo carattere si diffonderà in tutto il corpo del nuovo organismo, innervando ogni sua articolazione, dal centro alla periferia, grazie a un processo di autentico decentramento e di reale autonomia regionale.

Le prospettive che si offrono con la nascita del Partito Democratico sono particolarmente propizie per regioni come la Sicilia, dove, più che altrove, si registrano gravi deficit democratici e dove troppo spesso i privilegi prevalgono sui diritti. In Sicilia, l’illegalità è straripante; le istituzioni sono ostaggio delle oligarchie; le imprese sono schiacciate tra i ricatti della mafia e le segrete prepotenze dei comitati d’affari; le imposte locali si dilatano e appesantiscono in misura proporzionale alla inefficienza dei servizi e ai costi delle clientele; i ceti popolari sono privi della necessaria rete di assistenza; i giovani non trovano lavoro; la sanità è il regno delle raccomandazioni; la scuola e l’università annaspano; la libera informazione è mortificata.

Dinanzi a tante patologie, il Partito Democratico s’impegna a dare risposte concrete ed efficaci. Partendo dalla premessa che tra la grande ricchezza delle risorse umane, culturali, naturali della nostra Isola e il grado e la qualità del suo sviluppo esiste un intollerabile contrasto, il Partito Democratico è ben consapevole che nel nuovo scenario globalizzato, alle comunità locali è data una grande opportunità: ritrovare il senso di se stesse, della propria storia e della propria identità, elaborando un progetto di vita collettiva e mettendo mano al proprio destino. Il nuovo protagonismo non è un’illusione. Il lavoro, l’impresa, la cultura, l’informazione, la salute, la famiglia, la politica stessa: sono tutti spazi che appartengono al cittadino, il quale non deve essere costretto a pagare ciò che è già suo.

In particolare, Catania e la sua provincia hanno bisogno di una drastica inversione di tendenza: liberando l’enorme potenziale della loro ricchezza; eliminando l’opprimente peso dell’illegalità diffusa e organizzata, il malcostume politico e amministrativo, il clientelismo divenuto sistema di relazioni sociali, il senso di insicurezza derivante da una carente applicazione delle regole. Solo così si potrà innescare un vero percorso di sviluppo.

In una società in crescita occorre pure un sistema di protezione sociale per i più deboli e un sistema di garanzie e di doveri per il mondo del lavoro e delle imprese. Ma tutto ciò deve scaturire dalla condivisione di regole, non dalle discrezionali concessioni da parte di coloro che hanno l’interesse al mantenimento delle loro posizioni di rendita.

Il Partito Democratico a Catania vuole una società che premi i meriti e riconosca i bisogni, una società in cui si possa prestare attenzione a tutti, a partire dai più svantaggiati. E proprio in quest’ottica, il Partito Democratico deve assumere il ruolo di rappresentanza e non solo di presenza. Esso intende avere un rapporto privilegiato con i giovani: vuole riavvicinare ragazzi e ragazze disillusi alla politica, e restituire centralità al merito e alla competenza nel duplice intento di soddisfare le loro aspettative e di arginare con nuove opportunità la fuga di risorse umane.

Il Partito Democratico opererà anche al fine di superare i modelli di differenza che esistono tra uomini e donne, affermando, fra l’altro, il diritto alla maternità della donna che lavora. Inoltre, nella consapevolezza che il sapere rappresenta uno dei cardini per promuovere la persona e le sue capacità, il Partito Democratico a livello locale si impegna a potenziare la scuola pubblica aperta, pluralista e aconfessionale.

Diritto all’istruzione, alla salute, al lavoro, alla casa, alla famiglia; tutela della laicità dello Stato nel rispetto del valore delle scelte religiose; lotta ai privilegi e alle oppressioni che derivano dalla diffusa illegalità che si lega alla criminalità organizzata; politiche per i giovani, per le imprese, per l’ambiente e il territorio; impegno per rendere più moderna, efficiente e trasparente la pubblica amministrazione: questi, in definitiva, sono i capisaldi della futura azione del nascente Partito Democratico. Esso nasce per rendere più sobria e meno invadente la politica e più solidale e responsabile la società. Sin da ora – e non solo a Catania – il Partito Democratico si propone come determinante risposta democratica all’antipolitica dilagante e come vera alternativa a un modello di potere che genera privilegi e subordinazione.