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Risposta al Presidente Lombardo

“Disonesti in Parlamento” – esclusi parenti ed affini – così parlò Raffaele Lombardo, Presidente della Regione Siciliana, accusando i parlamentari di volere evitare  “… tagli che toccheranno tutte le sacche di parassitismo, malaffare e mafia che si annidano nel sistema sanitario”.

Data la gravità dell’accusa, ogni singolo parlamentare, soprattutto se eletto nella provincia di Catania, deve fare un esame di coscienza per capire se abbia mai detto “porcherie sotto forma di menzogna”?

Noi abbiamo provato a farlo questo esame, anche se Raffaele Lombardo nella tonaca di un novello Savonarola lascia interdetti; e, con assoluta serenità, possiamo dire di avere un'unica colpa, cioè quella di avere intrapreso una limpida battaglia per difendere la sanità pubblica – così come la scuola e l’Università – in una Regione da troppo tempo male amministrata da un centro-destra che ha costruito un sistema di potere clientelare caratterizzato da “disservizi pubblici”, a partire dalla sanità alla Aiello.

Quelle stesse forze politiche, tutte formalmente nella maggioranza di Lombardo, che si stanno contrapponendo senza esclusioni di colpi, a difesa di interessi inconfessabili che nulla hanno a che fare con il diritto alla salute dei cittadini siciliani.

Bel modo di avviare a un processo riformatore !

Peraltro vogliamo rassicurare il Presidente (evidentemente persona diversa dal vicesindaco della tanto rimpianta giunta Scapagnini e dal Presidente della Provincia inventore della Pubbliservizi, dai tanti dipendenti e dai pochi servizi) che il PD, partito autenticamente riformista del nostro paese, è pronto a discutere seriamente di vere riforme, anche quella della sanità, purchè partano dalla presa d’atto che una stagione si è chiusa e che la società siciliana deve essere liberata dal gioco di una politica corrotta ed inefficiente.

Se poi sabato prossimo egli, come ha promesso o minacciato,  vorrà “fare i nomi”, ne saremo lieti, noi abbiamo già chiesto l’avvio di un’apposita indagine della Commissione Nazionale Antimafia, tesa a far luce sull’inestricabile intreccio tra politica, malaffare e criminalità organizzata che ha stritolato il nostro sistema sanitario.

Il Segretario Provinciale, i parlamentari Nazionali e Regionali del pd Catanese

1 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo con quanto hai scritto a proposito di gestione della sanità in Sicilia e della questione etica.
Vorrei aggiungere soltanto che non possiamo puntare sempre il dito ma fare un passo, magari un passettino in più, per verificare se è possibile portare avanti una strategia dell'attenzione con altre forze politiche. Non uso la formula "dialoghiamo" perchè mi sembra logora e quasi comica. Infatti tutti dialoghiamo ma è meglio verificare se è possibile un rapporto diverso con altre forze politiche non necessariamente di sinistra.
ciao